Molti turisti non la conoscono ma l’Arena Civica Gianni Brera di Milano è un’opera dell’architetto neoclassico Luigi Canonica. Si tratta di un impianto sportivo polifunzionale inaugurato ufficialmente nell’agosto del 1807 e oggi è considerata una dei monumenti della città più notevoli.
Pensate che dal gennaio 2010 è diventata la sede della gare interne dell’Amatori Milano, storico club rugbistico cittadino 18 volte campione d’Italia. La sua costruzione fu possibile grazie al lavoro di Luigi Canonica all’interno di un ampio progetto di ristrutturazione dell’area commisionato dalla Commissione di Pubblico Ornato della quale era un membro autorevole.
Il progetto andava a colmare in maniera parziale il vuoto lasciato dalla demolizione delle fortificazioni spagnole che avevano circondato il nucleo rinascimentale del Castello Sforzesco. La prima proposta lanciata da Antolini era stata bocciata sin dal 1801, dal Bonaparte perché considerata troppo costosa e sostituita da una ben più modesta disegnata dal Canonica.
Nel corso dei secoli invece è stata interrata la sistemazione dell’intera area retrostante adibita a piazza d’armi alla quale in quel 1805 si mise in mano. Per la costruzione inizialmente venne scelta la forma dell’anfiteatro, per richiamare la tradizione imperiale romana.
Oggi si presenta a tutti i visitatori con una forma ellittica, con una lunghezza di 238 metri e una larghezza di 116 e ai tempi poteva contenere fino a 30.000 spettatori, ovvero poco meno di un quarto dell’intera popolazione di Milano di quei tempi.
Guardando attentamente l’Arena Civica la struttura originaria richiama quella tipica dei templi greci in antis con i due pilastri quadrangolari, posti agli estremi della facciata e tra i quali ci sono le colonne, queste però non sono due ma otto.
Questa caratteristica non fa altro che contribuire ad allargare l’intera struttura e questo è dovuto all’esigenza di dover contente un elevato numero di persone, che una struttura più slanciata non avrebbe potuto fare. Una certa imponenza fu riservata alla realizzazione del pulvinare, il palco, dove sedeva il monarca.
Pensate che per la costruzione di questo monumento furono impiegate le pietre ricavate dalla demolizione delle fortificazioni spagnole del Castello Sforzesco e i resti del castello presente su Trezzo sull’Adda. In questo moto è stata possibile realizzare la struttura interamente in pietra viva. Solo dopo 2 anni dalla fine dei lavori, venne inaugurata il 17 dicembre 1807.
Durante la Repubblica Cisalpina e il Regno d’Italia, l’Arena fu usata per rappresentazione teatrali, naumachie, corse di cavalli e per giochi pirotecnici. Nel corso dell’800 venne costantemente utilizzata per feste, tornei, gare su bighe, spettacoli circensi, ascensori in pallone, pattinaggio invernale e altre meraviglie.
Nei primi anni del 900 invece l’arena divenne il centro del calcio milanese ma durante la seconda guerra mondiale subì’ una forte crisi perché non era più in grado di contenere i tifosi di calcio che abbandonarono in maniera definitiva la costruzione per procedere verso lo Stadio di San Siro.
L’ultima partita all’interno dell’arena fu disputata dall’Inter il 10 dicembre 1958 per la seconda edizione della coppa delle Fiere.
Attualmente l’Arena Civica è un impianto rinnovato con una capienza di 10.000 posti ed è il campo di gioco di una squadra milanese: il Brera.