Visitando la città di Milano vi ritroverete anche ad ammirare alcuni archi che hanno fatto la storia della città. Per esempio in Piazza Sempione sorge l’Arco della Pace, uno dei più interessanti esempi di architettura neoclassica presenti all’interno della città meneghina.
La costruzione dell’Arco della pace fu avviata nel 1807 da Luigi Cagnola per celebrare le vittorie napoleoniche e fu interrotta in maniera temporanea dopo la disfatta di Waterloo. L’arco della pace è stato inaugurato nel 1838 e la sua caratteristica è quella di essere stato costruito in granito di Baveno e rivestito in marmo di Creola d’Ossola.
La riedificazione venne ripresa sotto l’imperatore asburgico Francesco d’Austria, che lo dedicò alla pace che aveva riunito le diverse potenze europee nel 1815. Dopo la morte di Luigi Cagnola, avvenuta nel 1833, i lavori furono consegnati nelle mani di Francesco Londonio e Peverelli, che completarono l’arco nel 1838. L’8 giugno 1859, quattro giorni dopo la vittoria di Magenta, vi fecero il loro ingresso trionfale in Milano Napoleone III e Vittorio Emanuele II, fra le acclamazioni della folla.
Il monumento, in marmo di Crevola, è alto 25 metri e largo 24.
Sulla cime del monumento sono presenti un gruppo di statue in bronzo raffiguranti la sestina della Pace, accompagnata da quattro vittorie a cavallo. Mentre nel fronte sono rappresentate le personificazione dei fiumi Po, Ticino, Adda e Tagliamento. Stare sotto a esso offre la sensazione di sentirsi microscopici rispetto a tanta architettura.
Esistono alcune curiosità che molti non sanno, ovvero che in Festa Mobile di Hemingway viene introdotta la convinzione che l’Arco della Pace sia allineato con l’Arco di trionfo del Carrousel e l’Arco di Trionfo dell’Etoile di Parigi.
Inoltre la posizione dei cavalli che trainano il carro della pace è stata modificata dagli Asburgo, per farsi beffa dei francesi, i cavalli sono stati ruotati di 180 gradi, per posizionare il fondoschiena degli stessi verso la Francia.
Di recente l’Arco della Pace è stato recintato, isolato e difeso da una cancellata alta due metri e venti che va a circondare l’aiuola verde al centro di Piazza Sempione. Secondo gli architetti di Milano, la storia va protetta e bisogna evitare in ogni modo possibile bivacchi, graffiti e falò.
Da parte dei cittadini le segnalazioni si stavano accumulando ed erano diventata allarmanti, la porta monumentale spesso viene assaltata dai vandali della movida selvaggia, spesso imbrattata e ancor più spesso ridotta a pisciatoio.
La polizia una notte ha trovato anche un gruppo di giovani scalatori aggrappati ai marmi, per escludere tutte queste problematiche che è stato necessario alzare l’inferriata. Non si tratta di un’operazione di nostalgia, ma di un ritorno all’antico sì.
In questo modo l’arco sarà riparato dai rischi, avrà una recinzione che molti chiedono da tempo. Un progetto di questo tipo esisteva già a piazza Sempione fino all’inizio del 900 e sull’impronta sarà ricollocata. Pare che l’inferriata sarà ricollocata e realizzata sul modello originale, la Soprintendenza ha approvato il progetto esecutivo e trovato l’accordo con la ditta che seguirà ufficialmente i lavori entro l’anno.